Non può scoprire e conoscere i propri limiti, ma neppure le capacità reali...
- Non può scoprire e conoscere i propri limiti, ma neppure le capacità reali.
- Usa le capacità più evidenti, che già conosce, o si avventura in soluzioni velleitarie.
- Non rischia soluzioni nuove e impreviste e ripete schemi e comportamenti collaudati.
- Vuole essere sempre il protagonista, e pretende che tutti stiano al suo servizio.
- Cerca solo situazioni nella quali si può confermare, per non intaccare un’autostima infondata.
- Se è più dotato dell’avversario, si adegua e fa solo ciò che serve per vincere, mentre, se è meno dotato, fugge dalla competizione.
- Non evolve, perché non rischia il nuovo, teme l’errore e ritiene immutabili i propri comportamenti.
- Non impara da chi gli è superiore e dalla sconfitta.
- Ha come unica verifica la vittoria ottenuta in qualsiasi modo, e quindi non sa giocare per imparare e migliorarsi.
- Non sa acquisire l’attitudine a rapporti reciproci e armonici.
- Rimane egoista e non sviluppa le attitudini per il collettivo.
- Soffoca il talento, poiché si adegua e fa solo ciò che serve per vincere o, meglio, non perdere.
- Insegue obiettivi non realistici a svantaggio di quelli reali.
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