I soci si impegnano a rispettare e promuovere il concetto di gioco leale - "fair play" che incorpora i concetti di amicizia, di rispetto degli altri e di spirito sportivo. Il fair play è un modo di pensare, non solo un modo di comportarsi.

Esso comprende la lotta contro la frode e l'inganno, contro le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza – sia fisica che verbale.

 

ASSOCIAZIONE CULTURALE "NUOVOSPORTGIOVANI"

OSSERVATORIO NAZIONALE SULLO SPORT GIOVANILE

 Codice di comportamento etico

1. Attività dell'Associazione

Ogni socio – ordinario, affiliato e onorario – si impegna a:

  1. promuovere le attività dell'Associazione presso enti pubblici e privati, le federazioni e le associazioni sportive, le associazioni professionali di psicologi, allenatori, educatori, presso i giovani e le loro famiglie, la scuola, le organizzazioni giovanili, ecc.;
  2. partecipare alle assemblee dei soci e con comunicazioni, suggerimenti o critiche al Presidente e al Consiglio direttivo;
  3. pubblicare notizie e articoli di divulgazione scientifica sul sito Nuovo Sport Giovani;
  4. partecipare in qualità di oratore a conferenze, tavole rotonde, dibattiti, seminari, corsi di formazione, ecc. su argomenti attinenti la psicologia dello sport, sport quale strumento di sviluppo della personalità, etica nello sport, educazione: famiglia, scuola e lo sport, ecc.;
  5. nelle pubblicazioni e conferenze ecc. ispirarsi ai principi di psicologia e concetti educativi pubblicati sul sito Nuovo Sport Giovani;
  6. rispettare le norme dello statuto dell'Associazione, del presente codice etico e comportarsi con correttezza,integrità, onestà e lealtà, nel rispetto della persona e delle sue libertà e con empatia verso il prossimo, i disabili, gli immigrati, ecc.

 

2. Raggiungimento degli scopi dell'Associazione

In particolare, i soci si impegnano a perseguire gli scopi dell'Associazione, a partecipare alle sue attività scientifiche, formative e divulgative, ecc, con ricerca e analisi dei fattori che possono intervenire sullo sviluppo dei giovani che fanno sport, e la proposta di un metodo in grado di formare uno sportivo capace di esprimere tutte le proprie potenzialità e un adulto capace di raggiungere, con comportamenti eticamente irreprensibili, i traguardi che sono nelle sue possibilità.

 

3. Cambiamento culturale

I soci si impegnano così a contribuire a un cambiamento culturale nella formazione dell'uomo e dello sportivo, riassunto come segue:

correggere gli errori che influiscono sullo sviluppo della persona;

  1. Insegnare e chiedere considerando il momento di sviluppo, le potenzialità, le motivazioni e la capacità di collaborare del giovane;
  2. proporre un modello di adulto maturo ed evoluto nel quale il giovane si possa Identificare;
  3. chiarire quale adulto possiamo formare utilizzando le potenzialità dello sport, quale strumento educativo insieme alla famiglia e alla scuola, la funzione sociale e integrativa dello sport, ecc.;
  4. scoprire e sviluppare tutte le potenzialità del giovane, in modo da portare ognuno alla completezza possibile;
  5. Interessarsi dello sport per persone disabili;
  6. trasformare il genitore in una presenza utile e in uno stimolo produttivo;
  7. divulgare e rendere operativa la funzione etica dello sport;
  8. agire sui comportamenti deviati e devianti e a rischio dei giovani.

 

4. Rispetto del "fair play"

I soci si impegnano a rispettare e promuovere il concetto di gioco leale - "fair play" che incorpora i concetti di amicizia, di rispetto degli altri e di spirito sportivo. Il fair play è un modo di pensare, non solo un modo di comportarsi.

Esso comprende la lotta contro la frode e l'inganno, contro le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza – sia fisica che verbale –, a molestie sessuali e abusi su bambini, giovani e donne, allo sfruttamento, alla diseguaglianza delle opportunità, alla commercializzazione eccessiva e alla corruzione.

 

5. Divulgazione, formazione, educazione

Nelle loro attività di divulgazione, formazione e educazione, i soci si impegnano ad ispirarsi ai seguenti princìpi e promuoverli presso federazioni, associazioni, organismi sportivi, allenatori, formatori, genitori, giovani, ecc.:

  1. garantire che le strutture agonistiche riconoscano le esigenze speciali del giovane e del bambino che consentano livelli graduali di partecipazione, dal livello ludico-ricreativo a quello agonistico;
  2. sostenere la modifica dei regolamenti perché rispettino i bisogni particolari dei giovani e perché l'enfasi venga posta sul fair play oltre che sul successo agonistico, di squadra o individuale;
  3. garantire azioni di protezione – in un contesto di sostegni e garanzie verso bambini, giovani e donne – sia per proteggere tali persone da molestie sessuali e da abusi, sia per prevenire lo sfruttamento di bambini e dei giovani, particolarmente quelli che dimostrano attitudini precoci;
  4. garantire che tutti i membri dell'organizzazione con responsabilità per bambini e giovani siano ben qualificati per guidare, formare, educare e allenare queste fasce d'età e, in particolare, che capiscano i cambiamenti biologici e psicologici insiti nel processo di maturazione dei bambini e dei giovani.

 

6. Rispetto dei valori e promozione di comportamenti coerenti

I soci si impegnano anche ad ispirarsi ai seguenti valori e a promuovere i relativi comportamenti:

  1. che siano esemplari e modelli positivi per i bambini e i giovani e che non premino in alcun modo comportamenti sleali o disonesti, né siano adottati personalmente, né si chiudano gli occhi su quelli di altri; applicare sanzioni appropriate contro ogni comportamento non leale;
  2. dove il livello di formazione, di qualificazione e di maturità dell'adulto sia adatto ai bisogni dei bambini e dei giovani anche in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
  3. che garantiscano che la salute, la sicurezza e il benessere dei bambini e dei giovani vengano prima di ogni altra considerazione come il successo – anche per interposta persona – o la reputazione della scuola, della società sportiva, dell'allenatore o del genitore;
  4. che fanno vivere ai bambini un'esperienza di sport che li incoraggi a partecipare per tutta la vita ad una sana attività fisica;
  5. che evitano di trattare i giovani semplicisticamente come piccoli adulti, essere coscienti delle trasformazioni fisiche e psicologiche implicite nella maturazione giovanile e di come questi cambiamenti influiscono sulla prestazione sportiva;
  6. che evitano di imporre a un bambino o a un giovane aspettative sproporzionate alle sue possibilità;
  7. mettono in risalto il piacere e la soddisfazione di giocare e di fare sport, e non esercitare pressioni indebite contrarie al diritto del bambino o del giovane di scegliere liberamente la sua partecipazione;
  8. dove si dedica un interesse uguale ai giovani con maggiore o minore talento; si sottolinea e premia, oltre che il successo agonistico più evidente, la progressione individuale e l'acquisizione di capacità personali;
  9. che incoraggiano i giovani a elaborare propri giochi con proprie regole, ad assumere il ruolo di allenatore, giudice di gara e arbitro oltre che quello di partecipante; a elaborare propri incentivi per il fair play o sanzioni per atti di slealtà, ad assumersi la responsabilità personale delle proprie azioni;
  10. che forniscono ai giovani e alle loro famiglie la maggiore informazione possibile sui rischi e sui benefici potenziali relativi al raggiungimento di elevate prestazioni sportive.

 

Approvato dal Consiglio Direttivo nella riunione del 20 Marzo 2012.

Tehethon