Come i genitori possono supportare i giovani calciatori ed evitare l'abbandono precoce dello sport.

La parola ai tecnici

L'importanza dei Genitori nella crescita tecnico-educativa del bambino. 

Un aspetto d’importanza rilevante nelle società di calcio sono i settori giovanili, il cui obiettivo primario consiste non solo nella crescita tecnico-motoria del bambino ma soprattutto nella corretta educazione del bambino stesso.

È importante, quindi, avere un organigramma societario tale da poter permettere un efficiente sviluppo delle attività, puntando su persone competenti in ogni settore, dagli istruttori ai dirigenti, sino ad arrivare agli osservatori.

Purtroppo, però, in maniere seppur paradossale, spesso i genitori rappresentano il primo vero problema nella crescita del bambino. Come osservatore calcistico che gira costantemente per tanti campi da gioco, parlo per esperienza personale, e non per un’astratta affermazione.

Spesso, infatti, i genitori prendono il sopravvento nelle partite, diventando loro i veri protagonisti in negativo, con urla e schiamazzi per un passaggio errato del figlio o per un gol sbagliato. Purtroppo, in certi casi, tale euforia porta anche all’uso di atteggiamenti e parole scurrili nei confronti del direttore di gara.

Di certo non un bell’esempio per il figlio, che inconsciamente, partita dopo partita, assumerà gli stessi atteggiamenti del padre e/o della madre.

Il bambino, invece, dovrebbe ricevere i giusti consigli e incoraggiamenti, comprendendo che il calcio, così come ogni altro sport, è divertimento. Il calcio, come la vita, è fatto di gioie ma anche di delusioni, e proprio queste ultime sono “necessarie” al bambino/ragazzo per formare una sua personalità.

Un altro grande errore in cui si potrebbe incorrere nella crescita del bambino è aspettarsi grandi cose e incoraggiare errate ambizioni, il ché nella maggior parte dei casi può rappresentare un grande ostacolo per il suo sviluppo.

Confortare il ragazzo anche quando sta in panchina, incoraggiarlo a impegnarsi sempre di più, rendendolo il più umile possibile, potrebbe evitare di incorrere in un frequente problema, quello dell’abbandono in età precoce.

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