saper imparare

  • Insegnamento e apprendimento sono uno scambio reciproco e un’alleanza. Oggi l’insegnamento non è più arida trasmissione d’informazioni soltanto da assumere, richiesta di precise esecuzioni e ripetizioni, correzione di errori e imposizione di prestazioni che non si possono soddisfare. Troppi giovani hanno perso entusiasmo e iniziativa per una mancata evoluzione culturale e un’educazione che non ha seguito cambiamenti troppo rapidi. Si sono adagiati nell’attesa passiva che qualcuno portasse novità, o forse anche soltanto mode, senza chiamarli in causa perché offrissero una partecipazione attiva, fino a imporre, a volte, la loro presenza in atti clamorosi e privi di utilità. Non basta, ma sono utili alcune considerazioni e proposte che, per esempio nello sport, hanno dato risultati positivi.

  • Nella formazione, l’insegnamento è affidato all’iniziativa del singolo, che ripropone le proprie esperienze di allievo, si affida ad esperienze vissute da altri o alle verità di tanti guru impreparati.

    Nello sport, la formazione è ancora una parola con troppi significati, e non tutti innocui. Manca un modello comune che sappia scoprire, sviluppare e far cooperare le qualità della mente, moderare e rendere vantaggiosa la parte emotiva della personalità e trattare ciò che è specifico del singolo. In pratica, si dice come fare imitando il gesto del campione, si correggono le iniziative che rispondono alle attese di chi insegna e si trascura ciò che è specifico di ognuno, che si manifesta soltanto quando il momento richiede una soluzione imprevista.

Tehethon