La comunicazione nelle sue forme (verbale, para-verbale e non verbale) è essenziale per trasferire in sintesi concetti e indicazioni.
Per una trasmissione efficace, il ricevente deve possedere capacità di ascolto, che è colta dall’osservazione del linguaggio non verbale, che consente di comprendere velocemente il livello di attenzione.
La comunicazione cela strumenti indispensabili per condividere, formare, persuadere, coordinare e motivare attraverso il controllo delle sue parole, dei suoi toni, del suo volume e della gestualità per il trasferimento in sintesi dei concetti e delle indicazioni, coltivando così la qualità dell’espressione.
L’attenzione chirurgica nell'utilizzo degli strumenti di cui sopra porta a evidenti incrementi nella continuità delle prestazioni ottimali. La comunicazione si suddivide in verbale che con il 7% d'incidenza comprende la costruzione della frase e il senso delle parole, para-verbale con il 38% d'incidenza comprende il tono, il timbro, il volume, la velocità, il ritmo, la cadenza, i silenzi e non verbale con il 55% d'incidenza comprende l’espressione facciale, la postura, la gestualità, il movimento, la distanza. Molto interessante sarà inoltre cercare su internet e su youtube, “la memoria dell’acqua” del grande Ricercatore recentemente scomparso, MASARU EMOTO.
Esiste un elemento opposto ma legato indissolubilmente alla comunicazione, è la capacità di ascolto, qualità che è insufficiente una delle più rilevanti problematiche socio-economiche del nostro Stato; si evidenzia la difficoltà ad acquisire insegnamento attraverso l’ascolto, penalizzando così di riflesso la stessa Comunicazione. Ognuno di noi ha qualcosa da insegnare e da imparare e “la qualità dell’ascolto determina la nostra efficacia”. Le tecniche per ottenere l’ascolto da una o più persone sono numerose, e necessari divengono l’osservazione e lo studio della Comunicazione Non Verbale per comprendere più velocemente lo stato di attenzione ponendo tempestivamente rimedio. Importante sarà inoltre conoscere e saper distinguere la tipologia di nostra appartenenza e quelle degli ascoltatori, tra i quali troveremo i visivi, gli uditivi e i cinestesici.
L’obiettivo: sarà divenire ottimi ed efficaci Formatori-Educatori attraverso lo studio e l’applicazione di tecniche utili per evolvere e poter raggiungere l’eccellenza delle proprie caratteristiche. Come? Ristrutturando lacune, variando e ampliando la capacità di comprensione, abbattendo le difficoltà emotive, coltivando le qualità del Leader, come comunicazione efficace, capacità di ascolto e di motivazione, impegno, onestà, lealtà, competenza, tempismo, autocritica, intraprendenza, positività, coraggio, responsabilità, passione, determinazione, visione, disciplina, focalizzazione di obiettivi, entusiasmo, flessibilità.
Paolo Cucciol
Football mental coach - Docenze di comunicazione per CFC GENOA - FIGC/CONI
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