Lo sport

Tutte le risposte per i genitori.

Attraverso un portale, potrete mettervi in contatto con i referenti della vostra Regione e porre domande sull'approccio all'attività fisica, l'alimentazione, le motivazioni e il rischio d'abbandono dei più giovani.

— MILANO, 5 maggio 2009 – Lo sport come modello educativo non solo dei ragazzi, ma anche degli adulti. Per correggere gli errori che influiscono sullo sviluppo della persona, a qualsiasi età. Si tratta dell'ambizioso progetto nazionale del neuropsichiatra e psicanalista Vincenzo Prunelli, “Nuovo Sport Giovani”. Attraverso l'omonimo portale, potrete mettervi in contatto con i referenti della vostra Regione e porre domande sull'approccio all'attività fisica, l'alimentazione, le motivazioni e il rischio d'abbandono che è sempre dietro l'angolo. Molte risposte sono già sul web a vostra disposizione.

PER TUTTI – La possibilità di porre quesiti è tanto dei genitori quanto dei tecnici, i due soggetti che concorrono nella formazione di un ragazzo che svolge regolarmente attività sportiva. Spesso è il padre o la madre più interessato che il figlio sfondi nello sport che può spingere il ragazzo a smettere. Anche per questo all'allenatore servirà sapere come stimolare al massimo l'impegno di tutti i suoi atleti. Con un grande mito da sfatare: non è vero che l'importante è partecipare. Il modello che gli psicologi di Nuovo Sport Giovani propongono è vincente, fondato sul rispetto dell'avversario che non soffoca decisione e aggressività, ma anzi permette di mantenere sempre la lucidità. Solo la squadra e il singolo che esprime tutte le proprie potenzialità, vince.

 

Per gentile concessione de La Gazzetta dello sport

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