sport e cultura

  • Egregio Professor Odifreddi, ho letto il Suo articolo su La Stampa di mercoledì 13 luglio, e ho sentito la necessità di parlare di cose che magari danno poco sul pratico, ma fanno vivere momenti di gioia. Lo sport dà cose di cui non si parla mai, ma sono fondamentali sia per la salute fisica che mentale.

    È il confronto tra i due emisferi cerebrali. Il sinistro s’interessa di più alle scienze, regola la razionalità, il linguaggio, l'analisi, la capacità matematica e il ragionamento. Lavora su ciò che è reale, arriva alla soluzione attraverso passaggi ed è più attento a evitare errori. Si può dire che, nello sport, rallenta gli automatismi e restringe l'attenzione a svantaggio della visione d'insieme. Il destro presiede alle attività regolate da critica, intuizione, inventiva, fantasia e sintesi. Ha più importanza negli sport di situazione, perché dà lucidità e pensiero rapido e creativo per intuire ciò che potrà avvenire e rispondere con iniziative immediate, ed è più esposto all’errore, perché è guidato dall’intuizione e dall’immediatezza. Nessuno dei due, però, è più importante dell’altro.

  • Lo sport permette di sperimentare sia benessere che performance, fa incontrare nuovi amici e ritrovare di vecchi; fa conoscere culture e luoghi sconosciuti e apprezzare persone. Fa mettere in gioco, vivere esperienze, faticare, prendere treni e strade per tagliare traguardi, raggiungere mete e sogni ambiti, sfidanti anche se difficili.

  • Non è mai troppo tardi per salire su un treno dello sport qualsiasi che porta in giro per vie, strade, parchi, montagne, salite e discese.

  • Aumentano le iniziative volte allo sviluppo dell’attività fisica in tutti gli ambienti e rivolta a tutte le persone di qualsiasi età, ceto sociale, cultura.

Tehethon