I conflitti tra istruttore e genitore non sono quasi mai aperti, perché è pur sempre il primo che decide, ma sono abbastanza frequenti. L’uno è abbastanza pronto ad augurarsi di allenare una squadra di orfani, e ii secondo a essere la voce critica con gli altri genitori e dare consigli a casa perché il figlio non è ben allenato. Lo sport, però, interessa allo stesso modo la persona e lo sportivo, e l’istruttore e il genitore non possono essere diseducativi annullando le rispettive funzioni.