L’importanza dell’attività motoria nell’anziano

Data questa situazione, il problema principale per chi si occupa di un anziano è ristabilire nuovamente o ripristinare un regime ottimale di movimento, atto a migliorare la sua efficienza psicofisica.

La rapidità di regressione motoria nell’anziano è spesso gravata dall’avere sottovalutato durante il corso della vita l’attività motoria-sportiva.

In realtà, l’anziano non si avvicina all’attività motoria per il timore di farsi male, di un attacco cardiaco o di critiche sociali; ma c’è da dire che negli ultimi anni, tale atteggiamento sta cambiando in conseguenza del numero sempre crescente di anziani nei paesi sviluppati e dell’allungamento della vita.

“Perché l’anziano deve avvicinarsi all’attività motoria”:

Per favorire il potenziamento delle facoltà psichiche, consentendo l’espressione e il recupero delle sue facoltà creative, anche attraverso l’utilizzazione del proprio corpo come strumento di relazione con gli altri, e non solo come fonte di malesseri e di rimpianti per capacità perdute.

Attraverso lo sport potrà essere stimolato l’estrinsecarsi di un comportamento attivo e dinamico, attraverso l’ampliamento delle possibilità di comunicazione, di partecipazione e di gratificazione. Tutto questo rende necessaria l’individuazione dei bisogni motori, delle capacità e delle disponibilità soggettive.

I vantaggi di attività fisica corretta, quindi, sono di ordine fisico, psicologico e relazionale: l’anziano fisicamente attivo ha minori difficoltà nell’esecuzione dei gesti della vita quotidiana, appare meno esposto ai pericoli dello stress e della depressione, dispone di una migliore immagine di sé e di una vita sociale qualitativamente più valida.

Avere un corpo ancora efficiente risponde anche alle richieste socio-culturali, alle quali l’anziano è esposto.

Tra gli sport consigliati, il nuoto, la ginnastica e la danza sembrano possedere le caratteristiche ideali per aiutare a mantenere e incrementare l’efficacia psicofisica dell’anziano.