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Come tutti abbiamo saputo, giovedì 24 settembre Maurizio Laudi ci ha lasciati. Era un giudice con alte cariche in Magistratura e azioni contro la malavita e forze eversive che hanno lasciato il segno nella storia d’Italia.

Qui non voglio parlare di questo. Maurizio era un amico e un uomo di principi etici vissuti e non esibiti.

Abbiamo parlato a lungo del nostro progetto, perché entrambi eravamo, anzi siamo, appassionati di sport. Non di quello che vediamo troppo spesso, con valori etici inconsistenti, giovani che si perdono nel percorso verso la vita adulta, esempi e modi che non trasmettono nulla che ci possa rendere migliori, illusioni che solo alcuni realizzano, ma sono distribuite a tutti, senza curarsi di lasciare dietro degli esclusi, degli sconfitti che non si sapranno più legare alla vita reale come avrebbero potuto.

Abbiamo parlato dell’uomo che ci può dare lo sport. Un uomo responsabile, impegnato a scoprire e far vivere tutte le proprie risorse, capace di far valere e regalare a tutti il valore delle proprie idee, evoluto e sicuro da continuare a migliorarsi e non dover mostrare di esistere con l’arroganza, la fatuità ostentata o la violenza.

Un uomo che vince fuori del campo. Solo fuori? No, questo uomo vince anche sul campo, perché è padrone di tutte le proprie risorse. Ora, con Maurizio, che ci segue da Lassù, cercheremo di farlo vivere.

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