Gli errori non sono tutti uguali e ci sono quelli facili da risolvere. chi, dopo essere stato ammonito a non ripeterlo, lo compie ugualmente a svantaggio della squadra, esce. Stessa soluzione per chi boicotta i compagni o vuole sfidare l’allenatore.

I primi dieci anni sono i più delicati, e vanno affidati agli istruttori più esperti, che di un bambino conoscono il carattere, le necessità e le motivazioni, e non solo le abilità per lo sport.

I secondi dieci anni preparano l’ingresso nello sport adulto, che deve evitare il rapporto freddo e le manipolazioni, e favorire la creatività, l’iniziativa individuale e l’autonomia.

Ci sono giovani che sembrano accettare tutte le ragioni, promettono di cambiare, ma poi ritornano sugli stesi errori e le stesse trasgressioni. Se si vuole attuare una correzione che abbia effetti duraturi e cambi il carattere, o almeno anche solo le abitudini, non basta sapere su cosa

Nello sport si sente spesso parlare di punizione per una sconfitta o per un errore magari involontario o non evitabile per rispondere a una richiesta che non può essere soddisfatta, ma ha ancora senso punire per formare degli adulti?

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